L’ambiente in cui viviamo condiziona fortemente la salute di ogni persona. Le principali criticità cittadine riguardano l’aria che respiriamo e l’inquinamento delle falde acquifere. Se per le falde molto si è fatto negli ultimi anni, per l’aria è davvero importante cambiare approccio. Unitamente alle proposte per la mobilità, fondamentali per abbassare il livello di inquinanti che respiriamo, è essenziale rivedere il ruolo del termoutilizzatore, il quale, oggi centrale nel processo di gestione dei rifiuti, deve via via diventare secondario. È necessario passare dal concetto del solo riciclo, al concetto delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. Il sistema di raccolta dei rifiuti deve passare dall’attuale porta a porta solo per la differenziata ad un porta a porta “spinto”, con una tariffazione puntuale in base alla quantità di indifferenziato prodotta.
È necessario provvedere a un intenso ed esteso progetto di riforestazione di tutte le aree adatte allo scopo, con piante in grado di sopportare anche gli eventi climatici avversi, che negli ultimi anni si stanno sempre più manifestando. Vanno riproposte forme di incentivo per la messa a dimora di piante nei giardini delle abitazioni private (come già avvenuto in passato). Tutta la città deve diventare il nostro grande giardino. La bonifica della Caffaro deve prevedere una grande bosco urbano, abolendo l’idea del grande parco elettrico fotovoltaico, che contribuirebbe a generare una grande isola di calore al centro del territorio urbano, già fortemente cementificato e sfruttato. Il progetto di centrale solare andrebbe spostato sulle coperture di tutti gli edifici comunali, sui parcheggi di interscambio del Metrobus, con pensiline di copertura per le automobili, continuando a ridurre il più possibile il consumo di suolo.
Riteniamo inoltre che, insieme a una maggiore attenzione alla qualità dell’aria, si debba continuare e implementare il lavoro di monitoraggio delle falde acquifere.