Bilancio di genere per misurare l’indice di asimmetria

Sebbene sul piano formale alle donne in Italia sia garantita una condizione di parità, sul piano fattuale l’equità di trattamento è ancora lontana. Per perseguire l’obiettivo della parità di genere, riteniamo opportuno analizzare i dati relativi alla presenza femminile in alcuni contesti, per poi avanzare delle proposte volte a favorire in particolare l’occupazione femminile, la parità di retribuzione e l’accesso alla rappresentanza politica. La raccolta e l’interpretazione di questi dati è utile a mostrare come le diseguaglianze di genere portino con sé anche diversi altri elementi di criticità sociale, per esempio di differenti opportunità di istruzione per i bambini o di cura per gli anziani.

Lo strumento da cui partire per individuare tali disparità e definire quindi zone di intervento per azioni politiche è il bilancio di genere, documento che rileva la distanza tra la situazione di genere in un dato contesto e l’ipotetica condizione di perfetta parità. L’efficacia di questo strumento, già utilizzato diffusamente in altri stati, è stata riconosciuta dalla Quarta Conferenza delle Donne tenutasi a Pechino nel 1995. La sua importanza è dimostrata e riconosciuta, in particolare nel perseguire gli obiettivi di:

  • sensibilizzazione degli amministratori e della cittadinanza rispetto alle differenze di genere;
  • riduzione delle diseguaglianze;
  • miglioramento dell’efficacia, dell’efficienza e della trasparenza nell’amministrazione;
  • analisi delle diverse esigenze presenti nella comunità per elaborare risposte adeguate.

Riteniamo importante che almeno l’amministrazione cittadina si adoperi per redigere un bilancio di genere, come punto di partenza per riflettere su quali strategie mettere in atto per una maggiore equità, con la certezza che l’uguaglianza di genere debba essere una priorità, poiché è in gioco l’avanzamento complessivo del paese.

Dopo aver letto i dati occupazionali della città, occorre progettare un piano di infrastrutture sociali come misura di contrasto alle disuguaglianze, non solo di genere.