Asfalto, autostrade e sostenibilità ambientale (a cura di Andrea Rolfi e Paolo Gaffurini)

Cittàperta Brescia desidera esprimere preoccupazione relativamente alle ipotesi, apparse sui principali organi di stampa locali nei giorni scorsi, di realizzazione di ulteriori ampliamenti delle infrastrutture già presenti sul nostro territorio e dedicate al traffico veicolare.

Desta forte perplessità la proposta dell’On. Casasco, a cui si è subito accodato sia il mondo dell’imprenditoria che parte del mondo politico, di indire un tavolo di lavoro per definire “un patto bresciano per le infrastrutture” e cogliere, a suo dire, l’“evoluzione sostenibile” dell’autostrada A4 non accontentandosi della realizzazione quarta corsia tra Mestre e Brescia Est (ipotesi, ahinoi, già al vaglio del Ministero delle infrastrutture), ma aggiungendo collegamenti verso la BreBeMi, il Garda, la Corda Molle, l’aeroporto di Montichiari e il tratto tra Sarezzo e Ospitaletto.

A queste ipotesi aggiungiamo quella prospettata dall’On. Girelli il quale, in un comunicato stampa, ipotizza un ampliamento delle corsie nel tratto di A4 che va da Brescia est fino a Bergamo e che, ovviamente, vedrebbe interessato anche il territorio cittadino.

In un territorio ove è stata già prevista la TAV per il trasporto su ferro e dove, non più di dieci anni fa, è stata realizzata la BreBeMi che, nelle ipotesi millantate all’epoca, avrebbe dovuto alleggerire il traffico dell’A4 in direzione Milano, vengono proposte ulteriori infrastrutture senza porsi minimamente il problema del consumo di suolo, in un territorio che sul tema ha già abbondantemente dato, che la realizzazione dell’opera comporterebbe.

Tali ipotesi, poi, vengono paventate a pochi giorni dalla pubblicazione dell’ISPRA sul consumo di suolo: la provincia di Brescia e la Lombardia sono state inserite nelle prime posizioni di questa poco invidiabile classifica.

Non solo si propone l’ampliamento e la distruzione del poco suolo rimasto nelle zone limitrofe le già presenti infrastrutture, ma lo si fa motivando questi interventi in nome della sostenibilità ambientale e rispetto dell’ambiente.

Pare fuori da ogni logica che la costruzione della linea dell’alta velocità e la presenza di un’altra autostrada che conduce nella medesima direzione non siano sufficienti a fermare nuove colate di cemento e asfalto atte solamente a incoraggiare la mobilità su gomma che andrebbe invece calmierata e ridotta il più possibile.

Siamo fiduciosi/e che la politica locale e nazionale segua il buon esempio della Sindaca Castelletti, dell’ex Sindaco Del Bono e del settore Urbanistica in Loggia, che sia nella precedente che nell’attuale amministrazione si sono impegnati ad agire senza ulteriore consumo di suolo, ascolti questo nostro appello, si opponga a questa cementificazione selvaggia e dimostri responsabilità nelle scelte e nel futuro immaginato per Brescia e la sua provincia.

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