A proposito di utilizzo politico degli spazi pubblici… La risposta di Cittàperta al comunicato stampa relativo alla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Perché chiudere le piazze? È davvero necessario? Negli scorsi giorni ho avuto modo di leggere il comunicato stampa relativo alla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e ho appreso con preoccupazione, occupandomi di giovani e partecipazione in questa città, il passaggio in cui viene “esclusa dai percorsi delle manifestazioni” la possibilità di transitare nelle “principali piazze della città, cioè piazza Loggia, piazza Vittoria, piazza Paolo VI e piazza Mercato, per il loro profilo storico, culturale e socio-economico” in particolare nelle giornate di “venerdì e sabato”.
In primo luogo perché storicamente le piazze delle città rappresentano uno dei luoghi della politica e della democrazia. Siamo certi che escludere il passaggio non sia lesivo della libertà di movimento e di espressione delle opinioni politiche? Se togliamo questo aspetto, cosa resta in quelle piazze, il consumo e il commercio?
È giusto che i cittadini abbiano la possibilità di dedicarsi a una giornata di shopping in centro, ma perché questo deve essere in contrapposizione all’inalienabile diritto di esprimere la propria opinione in modo civile e nel rispetto delle norme?
Questo orientamento arriva a pochi giorni di distanza dalla manifestazione del 24 settembre 2021, organizzata dal movimento Friday for Future, in cui una moltitudine di giovani ha preso parola su temi che riguardano il futuro della città e più in generale del pianeta, in modo autentico, comunicativo e rispettoso, dando un’immagine dei giovani diversa da quella che quotidianamente occupa la cronaca locale dei quotidiani.
Quale tipo di messaggio vogliamo restituire ai giovani che hanno dato vita a questo tipo di movimento? Da oggi nel centro vitale della città non ci possono più essere spazi pubblici, ampi e visibili, dove esprimere le richieste di cambiamento?
Infine, ho trovato inusuale la forma del comunicato stampa come strumento di indirizzo, certo oggi la comunicazione tempestiva ai media è un aspetto importante, ma mi domando quali siano gli atti amministrativi conseguenti o a supporto di tale decisione.
Sperando di ricevere risposte alle molte domande che vi ho posto in questa lettera colgo l’occasione per salutarvi cordialmente.